Cediflor

La Floriterapia nelle problematiche della coppia

Eduardo Grecco (Roma 7 – 8 febbraio 2004)

“E’ preferibile la peggiore delle relazioni che nessuna, perchè esse sono benedizioni senza le quali non possiamo evolvere. Ogni relazione è un appuntamento per apprendere che non esiste il caso, ma l’esperienza che l’anima ha bisogno di realizzare. Qualcuno che fa soffrire ci fa apprendere”.

E’ con queste parole che il dr. Eduardo Grecco accoglie il suo affezionato pubblico durante lo scorso seminario tenuto a Roma il 7-8 febbraio, dal titolo “La Floriterapia nelle problematiche della coppia”. Non rinuncia mai a ri-raccontare il pensiero del padre della floriterapia, il dottor Edward Bach, e in occasione del seminario ha precisato che per una corretta applicazione floreale sono necessari i fondamenti teorici della floriterapia soprattutto quando questa tratta gli aspetti psicologici delle patologie emotive relazionali e dei meccanismi che le generano.
Il centro è sempre lo stesso: il conflitto tra l’anima e la personalità. L’uomo ha bisogno della personalità per affrontare la vita di tutti i giorni, le relazioni al lavoro, in casa, con gli amici: è la sua maschera. La personalità si ribella di fronte alle esigenze dell’anima ed i sintomi sono il segnale più evidente della sua fuga. “La vita è movimento e conflitto e stare nella relazione come essere indipendente, dialogare senza condizioni, essere coinvolti senza perdere l’autonomia è una delle più grandi conquiste dell’uomo. Essere noi stessi, semplicemente!”, così risponde alla domanda proposta dalla platea a proposito della dipendenza affettiva con la madre.

“Il compito del terapeuta floreale, del resto, è quello di realizzare una relazione con il paziente, laddove sia possibile, perchè ciò che cura è la relazione, i Fiori sanano” continua. Tutti i Fiori hanno in sè la vibrazione esatta per sanare tutti i disagi presenti nelle relazioni ed il primo Fiore che affronta e su cui si sofferma a lungo è Heather. “Esso lavora sulla relazione narcisistica. Nello stato Heather si crede che si basti a sé stessi, senza aiuto altrui, per questo è il Fiore che avverte una profonda carenza affettiva, che nei casi più gravi può sviluppare patologie come la bulimia, la logorrea. Heather è un richiedente e per questo, a lungo andare, produce rifiuto da parte degli altri perchè nessuno vuole vedere le proprie carenze”, su questo concetto passa a presentare tutti gli altri Fiori con accenni su quelli californiani per i quali non nasconde una certa simpatia.

Quella dello psicanalista argentino è una figura straordinaria che a ritmo incessante, tipico della sua tipologia Vervain, come egli stesso si definisce, conclude i due giorni di seminario floreale.

Tiziana Ceccarelli

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